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IL MUSEO

Automobile e il 900
(SECONDO PIANO)
Automobile e l'uomo
(PRIMO PIANO)
Automobile e design
(PIANO TERRA)
 
Come arrivare.....
 

 

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MUSEO DELL'AUTOMOBILE DI TORINO

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Automobile e il 900 ( SECONDO PIANO)

E' il piano da dove inizia la visita. 21 sale, su 3.600 metri quadri, raccontano come l'automobile è nata, si è sviluppata e diffusa, di pari passo con l'avanzare del secolo XX. Il percorso è circolare, e conduce il visitatore dalla Biblioteca di "Genesi", la prima sala, dove si accenna all'origine della locomozione e si tributa un omaggio ai tanti ingegnosi precursori del moto meccanico, fino alla sala "Destino", l'ultima di questo piano, che invece prova a farci immaginare in quale mondo ci troveremo a vivere domani. In mezzo, altre diciannove sale raccontano il Novecento dal futurismo alla prima guerra mondiale, dall'avvento delle vetture utilitarie alla scuola carrozziera italiana, dalla scoperta dell'aerodinamica all'emancipazione femminile, dalle corse alla produzione in serie, dalla caduta del Muro alle suggestioni pubblicitarie americane, dal consumismo all'ecologia. Una narrazione articolata che ha come filo conduttore far capire quanto l'automobile ha influenzato, condizionato, favorito gli eventi storici, economici, artistici e sociali più peculiari del secolo scorso

 

Le foto

L'automobile e il 900

Automobile e l'uomo (PRIMO PIANO)

Il piano è suddiviso in otto sale per 3800 metri quadri di esposizione. A fare da guida è il desiderio di approfondire singoli aspetti del rapporto che il mondo odierno, cioè noi tutti, abbiamo con l'automobile, e anche capire meglio da cosa è costituita veramente un'automobile, e come viene costruita La sala "Autorino" rievoca ciò che l'automobile, in termini di industrie, lavoro, progresso, ha significato per gran parte del secolo scorso per la città di Torino. Mentre Sinfonia Meccanica ci introduce a scoprire cosa c'è sotto il vestito di un'auto, la sua "anima": motore, telaio, ruote, i tanti pezzi di un'unica orchestra. Ma come viene costruita un'auto? Metamorfosi ce lo mostra dal di dentro, facendoci entrare all'interno di quel complesso sistema di produzione industriale basato sulla linea di montaggio. Dal come produrre un'auto a come venderla, ed ecco Pubblicità, gli inizi ingenui del primo novecento fino alle sofisticate tecniche persuasive di oggi. Ma l'auto può anche portare alla Follia se il suo pensiero diventa dominante, ossessivo, morboso…e se non proprio alla follia, ad una mobilità individuale diventata di massa che ha divorato se stessa, tramutandosi paradossalmente in un ostacolo alla libera circolazione, come ci racconta "Giungla". Per arrivare all'emozionante mondo delle corse, della velocità pura, della sfida in circuito (Formula) a cui seguono le 20 vetrine di Automobilissimo. E in ultimo l'inizio della sezione Design, il cui sviluppo finale è al piano terra.

 

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L'automile e l'uomo

Automobile e design (PIANO TERRA)

Ultimo piano di visita, interamente dedicato al design, ossia alla progettazione di un’auto, al percorso creativo che precede, e da cui dipende,  la realizzazione di un’automobile. 1200 metri quadri, ed un’unica grande sala, ci raccontano come i grandi designers odierni interpretano i temi della mobilità individuale, della sicurezza, della velocità, del comfort, dello stile. L’automobile è contemporaneamente tappeto volante, magico dispositivo che ci permette di spostarci ad onta dei limiti della nostra fisicità, e casa-tana mobile, grazie ad abitacoli che sempre più e sempre meglio ci accolgono, in una sorta di replica  viaggiante del salotto di casa. Raggiungere certi obiettivi è lungo, faticoso, impegnativo, e mette in gioco tutte le capacità e le risorse del progettista. Ascoltare come hanno fatto, fanno  tuttora e faranno in futuro alcuni dei più grandi progettisti del mondo è un piacere che non possiamo perdere
MORPHING
Un tratto comune. Il design identifica un’epoca perché è l’espressione della cultura di quell’epoca. Le linee di queste vetture sono volutamente diverse, ognuna peculiare al suo marchio e alla sua origine. Tutte però hanno in comune il carattere del loro tempo. Ecco il significato del “morphing” (termine inglese che riprende il greco morphé, forma) a cui sono sottoposte le linee di queste splendide vetture, icone di trent’anni di design: testimonianza di una continuità espressiva formale che si traduce nella sovrapponibilità delle forme, senza annullarne la diversità, l’originalità e l’unicità.

 

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Automobile e design

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